
Un giovane inserito in un programma di prevenzione può raggiungere due obiettivi: zero carie a 20 anni e conservare tutti i denti per tutta la vita.
Igiene orale: estetica o attenzione alla salute? È questa la domanda che ci si pone spesso quando ci riferiamo agli adolescenti. Da alcuni anni Laboratorio Adolescenza e la Clinica Odontoiatrica dell’Università di Milano stanno effettuando delle survey su un campione rappresentativo di adolescenti della città di Milano e nazionale (grazie, quest’ultimo, al supporto incondizionato di Align Italia) proprio per cercare di dare risposta a questa domanda.
Il lungo periodo Covid certamente non ha giovato alla cura dell’igiene orale. Durante la pandemia la frequentazione del dentista da parte degli adolescenti si è fortemente diradata e limitata a motivi di assoluta necessità, trascurando molto i programmi di prevenzione oro-dentale. Non solo: è diminuita (e questo lo hanno confermato anche i dati dell’edizione 2021 della nostra indagine) anche la frequenza con la quale si spazzolano i denti. La causa va certamente ricercata nell’isolamento sociale (specie dei primi mesi di pandemia) e nell’utilizzo prolungato della mascherina che ha nascosto la bocca. E questa evidenza conferma, purtroppo, che per molti adolescenti spazzolare i denti e avere un alito profumato attiene essenzialmente a ragioni di tipo estetico-sociale.
La situazione, nel 2022, ha iniziato a migliorare lentamente, ma c’è ancora molta strada da fare per arrivare agli obiettivi che sarebbe opportuno raggiungere per una adeguata cura dei denti e del cavo orale. Infatti il 57% degli adolescenti intervistati afferma che nei due anni di pandemia è andato dal dentista “mai” (23,3%) o al massimo 1 o 2 volte. E solo un terzo (34%) per un controllo generale e non per una emergenza.
Se questa è la realtà, evidenziata dai risultati delle survey e confermata da quanto riscontrato sul campo da chi lavora in questo settore, l’obiettivo che ci dobbiamo porre è quello di identificare le strategie di comunicazione migliori per intercettare gli adolescenti e far comprendere loro che mai, come per l’igiene orale, estetica e salute vanno di pari passo.
Resta poi il limite che per la stragrande maggioranza degli adolescenti igiene orale significa solo spazzolino da denti e dentifricio, mentre è residuale la percentuale di chi utilizza abitualmente (o anche solo occasionalmente) il filo interdentale e gli scovolini che sono invece strumenti indispensabili per una pulizia accurata e profonda. Avere denti sani, puliti e dritti non solo migliora il sorriso, ma garantisce uno stato di salute migliore. Le attuali conoscenze in campo odontoiatrico sul fronte della malattia cariosa e malattia parodontale ci consentono di affermare che un giovane inserito in un programma di prevenzione può raggiungere un duplice obiettivo: zero carie a 20 anni e conservare tutti i denti nell’arco di tutta la vita.
Tali aspetti non hanno solo una ricaduta diretta sull’estetica del sorriso e del volto, ma anche ripercussioni dirette sull’apparato digerente, respiratorio, cardio-circolatorio e immunitario, sulla postura ecc., giustificando l’affermazione che la salute dell’apparato stomatologico contribuisce in grande parte alla salute dell’intero organismo.
Se poi consideriamo che il sorriso è quanto di più rappresentativo nella vita di relazione (l’uomo è l’unico essere che mostra i denti per socializzare e non per minacciare l’interlocutore), comprendiamo la grande ricaduta sull’equilibrio psichico.
I capisaldi per ottenere questi obiettivi sono rappresentati da:
- igiene alimentare;
- igiene orale personale;
- igiene orale professionale;
- controlli odontoiatrici periodici.
Importantissimo, in tutto questo, anche il raddrizzamento e l’allineamento dei denti attraverso l’utilizzo di un apparecchio ortodontico. Questo perché l’esigenza di farlo non riguarda solo l’aspetto estetico, in quanto la cattiva posizione dei mascellari e dei denti determina alterazioni funzionali locali e generali, e rende per lo più complicato il mantenimento di un’adeguata igiene orale e professionale. Proprio su questo aspetto, se da un lato è positivo rilevare (dai risultati delle nostre indagini) che il 57% degli adolescenti afferma di non essere condizionato, nel mettere “l’apparecchio”, dal fattore estetico, dall’altro c’è un 40% che, invece, soffre l’impatto estetico, il che potrebbe mettere addirittura a rischio la stessa adesione all’utilizzo.
Non è un caso, tra l’altro, che la preoccupazione riguardo l’impatto estetico dell’apparecchio ortodontico aumenti in proporzione a quanto ragazze e ragazzi affermino di essere condizionati, nella autovalutazione del proprio aspetto fisico, dal giudizio di amici e compagni, ma anche da quanto subiscano il condizionamento estetico di influencer e fashion blogger. E, visto il trend, è verosimile ipotizzare che l’attenzione all’estetica tenderà ad aumentare.
La sorpresa invece, per chi forse lo immaginava un fenomeno più femminile, è che la percentuale dei maschi che subiscono questo tipo di condizionamenti estetici è del tutto confrontabile a quella che emerge riguardo le ragazze. Un ultimo dato interessante è che l’attenzione complessiva all’igiene orale risulta maggiore tra gli adolescenti che praticano una attività sportiva e, quindi, dimostrano una maggiore attenzione verso il benessere e la salute.
Ordinario di odontoiatria e Membro Consiglio Direttivo di Laboratorio Adolescenza