
Ricordo di un amico fraterno.
Quando si perde una persona cara è difficile trovare le parole per ricordarla, perché sono troppe quelle che impetuosamente vengono alla mente.
Sì, perché io non ho perso un amico, ma ho perso l’unico amico fraterno, Gian Paolo Salvioli, per cui partecipo con affetto al dolore della moglie Daniela e dei figli Beatrice e Gaetano per la sua scomparsa.
D’altra parte abbiamo vissuto due vite quasi parallele, siamo cresciuti insieme nel mondo accademico, raggiungendo gli stessi traguardi. Lui all’Università di Bologna io a quella di Pavia. Abbiamo entrambi amato fortemente la pediatria ed entrambi siamo stati presidenti della Società Italiana di Pediatria. Entrambi abbiamo ricoperto incarichi pubblici, in qualità di Assessori, nelle nostre città di adozione.
Ci accumunavano i profondi valori della vita, sia nel lavoro che nella società, e mi vengono in mente tanti ricordi di momenti ed eventi vissuti insieme. Uno tra tutti le “Giornate pediatriche di Riccione”, organizzate per anni insieme al Prof. Armido Rubino e al Prof. Gian Luigi Marseglia, che hanno avuto un lusinghiero successo tra i giovani pediatri e che continueranno nel suo ricordo.
Ho sempre in mente la particolare personalità di Gian Paolo Salvioli, clinico raffinato, ricercatore brillante e intuitivo, docente di grande efficacia, perché aveva un modo di comunicare chiaro e diretto.
Era dotato di una esemplare onestà intellettuale, come esemplare era la sua disponibilità verso gli allievi e verso i pazienti. Ha sempre sostenuto il ruolo del pediatra quale difensore dei bambini e del loro benessere, e sempre mostrato una esemplare solidarietà verso i bambini immigrati.
I suoi contributi scientifici si sono evidenziati con pubblicazioni importanti su riviste di prestigio.
Come uomo era sempre amabile e affabile; personalmente, e insieme ai suoi allievi più vicini, pensiamo a Gian Paolo Salvioli con particolare affetto, memori del fatto che ci ha sempre sostenuto e consigliato nei momenti a volte anche difficili, come una sorta di “spirito guida”. Grazie Gian Paolo.