
Una collaborazione per dare la parola agli adolescenti e proporre il loro punto di vista. A partire dalla scuola: come sarà il nuovo anno?
Nasce la collaborazione tra il Corriere.it/scuola e Laboratorio Adolescenza
C’è una generazione che ha sofferto più di tutte nella crisi del Covid. Non ha avuto perdite ma ha perso moltissimo. È la generazione degli adolescenti. Per un anno e mezzo sono stati chiusi in casa, per loro è stata prevista la didattica online come uno strumento normale per tutto l’anno scolastico che è appena passato. Le attività pomeridiane, lo sport, sono stati fortemente limitati in nome dell’emergenza. La conquista dell’autonomia e dell’indipendenza che avviene negli anni dell’adolescenza è diventata una condanna.
Forse si poteva far meglio per loro, almeno un po’ meglio anche rispettando i divieti e le misure anti pandemia. Ma adesso che il peggio sembra passato e che la consapevolezza dei problemi che il Covid e le scelte degli adulti hanno provocato ai ragazzi e alle ragazze ci spinge finalmente a riflettere, sarebbe imperdonabile non porsi qualche domanda sul futuro. Sarebbe imperdonabile non ascoltare quello che gli interessati hanno da dire. Innanzitutto loro – che sono stati così poco ascoltati in tutti questi mesi – ma naturalmente anche gli esperti.
È per dare voce alle loro domande, alle questioni che li riguardano che nasce la collaborazione tra il Corriere.it/scuola – la pagina del Corriere della Sera online dedicata al mondo dell’educazione e dell’istruzione – e l’associazione Laboratorio Adolescenza di Milano che non ha mai smesso di puntare la sua lente sui ragazzi e le ragazze, né di offrire loro quell’appoggio sicuro che ultimamente più che mai hanno cercato.
La scuola non sarà più quella di prima
La scuola dal prossimo settembre – anche se ci saranno tamponi e vaccini per tutti – non potrà tornare ad essere quella di prima. Non è già più quella di prima, nelle teste degli insegnanti e degli studenti innanzitutto. La cesura che c’è stata in questo anno e mezzo riporta in aula persone diverse. Torneranno tutti insieme in classe? Ancora non si sa, lo si spera, ma riprendere come se niente fosse successo sarebbe sicuramente un’occasione persa
È difficile dire adesso che cosa cambierà ma è il momento della discussione e delle proposte. Per ora il dibattito politico è più interessato ai problemi organizzativi e non riesce a focalizzarsi per ragionare sul curriculum, sul lascito del digitale (è tutto da buttare o si può salvare qualche innovazione felice?), sul modello di istruzione per i prossimi 50 anni. Si parla di orari di bus e di turni e aule più grandi: sacrosanto in un momento di emergenza, deprimente se è questione di progettare il futuro di una generazione ferita dalla pandemia. Il Pnrr ha posto le basi tecniche per la ripartenza – digitalizzazione, scuole nuove, aggiornamento degli insegnanti – ma ora serve anche concentrarsi sugli studenti, in particolare gli adolescenti.
Per questo ogni mese sceglieremo insieme un tema trattato da Corriere.it/scuola per dedicarlo anche a tutto il mondo di Laboratorio Adolescenza con l’ambizione che si possa discuterne sul web e che anche i ragazzi possano dire la loro. Segno dell’attenzione che il Corriere rivolge ai giovani è anche l’offerta scontata di abbonamento al Corriere della Sera dedicata a tutti coloro che frequentano il sito di Laboratorio Adolescenza.
Responsabile Scuola e Università Corriere della Sera